09/03/2013
Di Renzo allegri
Foto di Nicola Allegri
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<<Siamo un gruppo di persone innamorate dei nostri amici Boxer. E per amore di questi nostri cani abbiamo fondato una associazione no profit che ha lo scopo di aiutare i cani sfortunati. Quelli, cioè, che, per ragioni varie, vengono rifiutati dai loro padroni. Noi ci diamo da fare per reinserirli in un nuovo ambito familiare che garantisca loro di essere amati>>.
Così si sono presentati i fondatori di “Aiutami Rescue Boxer Team”, una associazione italiana, unica nel suo genere, che si occupa di soccorrere cani in difficoltà, in particolare i Boxer. Persone che non giudicano i cani dalla loro bellezza fisica, dal pedigree, dalla prestanza, dal pregio della razza, dall’utile che ne possono trarre, ma solo dal fatto che sono esseri viventi, sensibili e in stato di sofferenza. Queste persone sono dei veri “angeli custodi dei boxer” e costituiscono un meraviglioso “Pronto intervento canino”. Quando vengono a sapere che un cane è in pericolo, corrono, prendono l’animale, a volte addirittura lo riscattano pagando, lo portano nella loro sede, lo curano, e poi cercano di trovare per lui una nuova famiglia che possa adottarlo dandogli amore e protezione.
<<E’ un lavoro delicato>>, dicono. <<Non è facile trovare qualcuno pronto a prendersi cura di un cane magari vecchio e ammalato. Ma esistono anche queste persone. E sono tante. In cinque anni abbiamo salvato e sistemato in questo modo circa 500 cani>>.
La sede legale dell’Associazione si trova a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, ma la sede operativa è a Parma. A Parma è nata l’idea di questa organizzazione, a Parma sostano i cani recuperati, soggiornando in pensioni convenzionate, in attesa di una sistemazione.
A volte, le sofferenze subite hanno incattivito questi cani e allora prima, di affidarli, li diamo a un grande esperto, un famoso allenatore, Luca Meneghetti, anche lui socio della Associazione, che è bravissimo a spiegare ai cani che noi vogliamo loro bene. E i cani lo comprendono subito>>. |
Può raccontarci qualche storia?
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Tabata prima e dopo l'adozione
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<<Ecco, guardi, questa è Tabata>>, dice Marialaura mostrandoci la foto di una boxerina di circa due anno. <<Ci è stata segnalata da alcuni volontari di Nettuno. Aveva un tumore maligno alla bocca che continuava a crescere. Il padrone voleva sopprimerla. Venne recuperata dai volontari e spedita a noi. Era in uno stato pietoso. Non riusciva più ad aprire le bocca per mangiare. Abbiamo consultato dei bravi veterinari. Dissero che si trattava di un tumore maligno, ma che si poteva tentare un intervento. Le hanno tolto tutta la mandibola inferiore, costruendone una artificiale per poter permetterle di mangiare. L’intervento ci è costato 8 mila euro, ma l’abbiamo salvata. Tabata è stata poi adottata da Antonella Corsini , una signora di Mantova, è autosufficiente e vive felice.
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<<Questo è Achille>>, dice Marialaura mostrandoci un’altra fotografia << E’ nato con una malformazione muscolo-scheletrica.
Ha tutti e due gli arti posteriori completamente rigidi. E’ inoperabile. Andreana, una nostra associata, l’ha accolto in famiglia.
Con l’aiuto di massaggi e una particolare riabilitazione, il cane può stare in piedi, muoversi, giocare.
E’autosufficiente e dimostra una gran voglia di vivere.
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<<Cuba e Magy vivevano in una cascina, alla periferia di Roma, legate a catena e quindi costrette a mangiare e a dormire nel fango e nello sterco. Presero una terribile dermatite che invadeva tutto il corpo. Cuba non è ancora riuscita a guarire completamente. Inoltre, Cuba aveva una gamba fratturata.
Laura di Treviso era venuta da noi perché voleva adottare un boxer giovane, maschio, bello e cucciolo. Quando, però, ha visto queste due sorelle, si è commossa ed ha deciso di prendersi cura di Magy. Ma queste due sorelle erano felici stando insieme. La separazione avrebbe procurato loro un dolore mortale. Così Laura se le è portate a casa tutte e due. Magy, purtroppo, è morta per leucemia, e allora Laura ha adottato Olmo che vive con Cuba.
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