PROPORZIONI IMPORTANTI: deve stare nel quadrato, così il suo baricentro diventa solidissimo e il cane diventa assolutamente inamovibile da qualsiasi posizione tu voglia smuoverlo. Che sia sdraiato sul divano su cui vorresti svaccarti tu, o che si sia posizionato di traverso in corridoio ad annusare un interessantissimo centimetro quadrato di battiscopa proprio quando tu dovresti correre in bagno perché ti scappa, non- lo-spo-sti.
Conviene scavalcarlo, ma attenzione: nel preciso momento in cui lo scavalchi, lui deciderà di spostarsi da solo facendoti inciampare e spetasciare al suolo.
La lunghezza della canna nasale equivale alla metà della lunghezza del cranio: ovvero, il boxer ha il muso schiscio.
Ovvero, non ha tanto un muso quanto una faccia. Ovvero, è lì che ti frega: perché appena ti guarda con quella faccia lì tu ti innamori e te lo porti a casa, pensando di aver preso un cane.
Invece no, hai preso un boxer. Che è tutta un’altra cosa.
COMPORTAMENTO E CARATTERE: il Boxer deve essere saldo di nervi, consapevole di se, tranquillo ed equilibrato.
Commento allo Standard: qualsiasi proprietario di Boxer, leggendo queste parole, pensa: “sì, vero” alla prima frase; “sì, verissimo” alla seconda; “AHAHAHAHAHAHAH!” alla terza.
Il boxer è tranquillo quando dorme. Fine.
Equilibrato, in realtà, lo è, se la cosa si intende in senso cinofilo: ovvero, non è mai inutilmente aggressivo, praticamente mai timido (“magari lo fosse un po’!”, pensano otto boxeristi su dieci), è vigile e attento e soprattutto “leale senza falsità e perfidia”, bellissima frase dello Standard che però si addice un po’ a tutti i cani.
Se invece il termine “equilibrato” lo intendiamo come “carattere pacato, che ragiona prima di agire, che non fa cose troppo impulsive” e così via… allora il boxer è uno squilibrato totale fino ai 2-3 anni di età.
Dopo si calma un po’ (N.B.: “un po’“).
Secondo lo Standard il boxer è “docile e facilmente addestrabile”.
Questo dimostra che lo Standard è stato redatto l’ultimo giorno dell’Oktoberfest da signori tedeschi ubriachi marci di birra, che si erano pure fumati qualcosa di molto illecito.
Commento allo Standard: qualsiasi proprietario di Boxer, leggendo queste parole, pensa: “sì, vero” alla prima frase; “sì, verissimo” alla seconda; “AHAHAHAHAHAHAH!” alla terza.
Il boxer è tranquillo quando dorme. Fine.
Equilibrato, in realtà, lo è, se la cosa si intende in senso cinofilo: ovvero, non è mai inutilmente aggressivo, praticamente mai timido (“magari lo fosse un po’!”, pensano otto boxeristi su dieci), è vigile e attento e soprattutto “leale senza falsità e perfidia”, bellissima frase dello Standard che però si addice un po’ a tutti i cani.
Se invece il termine “equilibrato” lo intendiamo come “carattere pacato, che ragiona prima di agire, che non fa cose troppo impulsive” e così via… allora il boxer è uno squilibrato totale fino ai 2-3 anni di età.
Dopo si calma un po’ (N.B.: “un po’“).
Secondo lo Standard il boxer è “docile e facilmente addestrabile”.
Questo dimostra che lo Standard è stato redatto l’ultimo giorno dell’Oktoberfest da signori tedeschi ubriachi marci di birra, che si erano pure fumati qualcosa di molto illecito.
TESTA: la bellezza della testa del boxer dipende dall’armonica proporzione fra sviluppo del muso e del cranio.
La salute mentale del proprietario di boxer dipende dall’armonica proporzione tra pazienza, amore per il martirio e senso dell’umorismo.
Il cranio dev’essere il più possibile stretto e angoloso: così, quando ti centra in pieno naso, fa più male. Ma non centra solo il naso.
Gli zigomi sono un altro target particolarmente gradito. I testicoli maschili sono IL target per eccellenza.
Gli umani testicolomuniti, quando il cane gli corre incontro per fargli le feste, si parano con le mani come i calciatori prima di una punizione dal limite (però, a giudicare dalle facce, una pallonata nei cosiddetti fa danni molto inferiori ad una capocciata di boxer felice di vederti).
Le donne, non avendo timori di questo genere, attendono solitamente l’assalto del cane con un sorrisone sulle labbra. E con un cuscino legato al sedere, perché vengono solitamente scagliate a due metri di distanza.
Con i bambini il boxer è buonissimo, tanto da essersi meritato la fama di “cane baby sitter”. Però fa le feste anche a loro.
Il risultato è che molti figli di boxeristi, da grandi, decidono di lavorare in un circo facendosi sparare da un cannone (una sciocchezzuola in confronto alla loro infanzia col boxer).
La testa non deve mostrare rughe, che si formano invece, sul cranio, quando il cane è in attenzione. E anche quando si sforza di capire quello che gli stai dicendo.
La salute mentale del proprietario di boxer dipende dall’armonica proporzione tra pazienza, amore per il martirio e senso dell’umorismo.
Il cranio dev’essere il più possibile stretto e angoloso: così, quando ti centra in pieno naso, fa più male. Ma non centra solo il naso.
Gli zigomi sono un altro target particolarmente gradito. I testicoli maschili sono IL target per eccellenza.
Gli umani testicolomuniti, quando il cane gli corre incontro per fargli le feste, si parano con le mani come i calciatori prima di una punizione dal limite (però, a giudicare dalle facce, una pallonata nei cosiddetti fa danni molto inferiori ad una capocciata di boxer felice di vederti).
Le donne, non avendo timori di questo genere, attendono solitamente l’assalto del cane con un sorrisone sulle labbra. E con un cuscino legato al sedere, perché vengono solitamente scagliate a due metri di distanza.
Con i bambini il boxer è buonissimo, tanto da essersi meritato la fama di “cane baby sitter”. Però fa le feste anche a loro.
Il risultato è che molti figli di boxeristi, da grandi, decidono di lavorare in un circo facendosi sparare da un cannone (una sciocchezzuola in confronto alla loro infanzia col boxer).
La testa non deve mostrare rughe, che si formano invece, sul cranio, quando il cane è in attenzione. E anche quando si sforza di capire quello che gli stai dicendo.
Tipo: tu gli lanci il riportello, gli dici “porta” e lo vedi proprio concentratissimo, con le rughine sulla fronte, che ti fissa proprio bramando di afferrare ogni singolo concetto. Dopodiché gli si illumina come una lampadina in fronte, un EUREKA al neon…e lui si alza in piedi, ti mette le zampe in spalla e ti consuma la faccia a forza di leccate mentre ballate il valzer.
In alternativa può correre a prendere il riportello e andarselo a rosicchiare sotto il cespuglio più vicino. O ancora: può cominciare a lanciarlo in aria e a riprenderlo, lanciarlo in aria e riprenderlo, correndo in tondo a cento all’ora, fino al momento in cui si sarà stufato di correre (attenzione: NON “stancato”, ma “stufato”. Il boxer NON si stanca mai e poi mai) e deciderà di lanciarti il riportello dritto in faccia.
In alternativa può correre a prendere il riportello e andarselo a rosicchiare sotto il cespuglio più vicino. O ancora: può cominciare a lanciarlo in aria e a riprenderlo, lanciarlo in aria e riprenderlo, correndo in tondo a cento all’ora, fino al momento in cui si sarà stufato di correre (attenzione: NON “stancato”, ma “stufato”. Il boxer NON si stanca mai e poi mai) e deciderà di lanciarti il riportello dritto in faccia.
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